Il femminismo e i diritti delle donne










L'Italia nel 1968
Il termine “femminismo” iniziò ad entrare all’interno dei vocabolari in seguito agli avvenimenti del decennio tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta del Novecento. Questo perché nonostante il periodo di benessere e di crescita economica che l’Italia stava vivendo, la popolazione, ma soprattutto le donne (e i giovani) sentivano il bisogno di manifestare per rendere la società più libera e giusta. Con il diritto di voto infatti le donne non sentirono di aver ottenuto fino in fondo le libertà sociali che desideravano. Con l'obiettivo di ottenere la parità tra i sessi e di liberare la figura femminile dalle costrizioni sociali (secondo cui la donna aveva il compito di occuparsi della casa, procreare…) le donne parteciparono attivamente alle manifestazioni studentesche insieme ai propri compagni. Inoltre durante gli anni Settanta un’altra fu una rivoluzione importante, ovvero la creazione delle pillole contraccettive: ciò rappresentò una grande libertà per le donne, perché da quel momento in poi avrebbero potuto separare la riproduzione dalle attività sessuali. Molte donne organizzarono proteste chiedendo maggiori diritti e miglior trattamento durante e dopo il parto, ma anche migliori condizioni sui posti di lavoro durante la gravidanza.